La Regina Boadicea-La Dea della Vendetta

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damadellago
view post Posted on 13/9/2009, 20:41





La Regina Boadicea è una donna realmente vissuta.Suo marito era il Re della tribù degli Iceni.Era una donna energica con dei lunghi capelli rossi che le arrivavano ai fianchi.Dopo la morte del marito la sua unica missione era tenere unita la tribù e proteggere le sue figlie.A quell’epoca non era facile visto che i romani stavano invadendo la Britannia sottomettendo tutti quelli che trovavano sul loro cammino e gran parte del paese era in subbuglio.Essi pensavano che sarebbe stato facile sconfiggere Boadicea e sottomettere la sua tribù visto che avevano una donna come Capo tribù.Quando il testamento del Re degli Iceni fu letto,Boadicea scoprì il tradimento di suo marito:egli aveva infatti ceduto ai romani il possesso di metà della sua tribù.La vita della Regina Boadicea era stata dedicata al suo Clan e l’ultima cosa che voleva era farlo finire sotto il dominio dell’Imperatore.
I romani avevano però altri piani:la Regina aveva due figlie ed essi temevano che se avessero sposato dei Capi di altri Clan avrebbero avuto il potere di rivoltarsi contro di loro,così le violentarono in modo che nessuno le volesse più e flagellarono la Regina di fronte al suo Clan.
I romani pensavano di aver risolto una volta per tutte la questione ma avevano fatto male i conti.Non c’è niente di peggio della furia di una madre derisa e umiliata.
In poco tempo Boadicea riunì la sua tribù e visitò i Clan vicini chiamando i guerrieri ad unirsi alla sua causa visto che gli invasori avevano rubato le loro terre e disonorato le loro figlie.
Presto i romani appresero che il sud,che avevano da poco conquistato,era in fiamme:la Regina degli Iceni aveva iniziato la rivolta.Mentre i romani riunivano i soldati per cercare di sopprimere la rivolta,la Regina aveva già marciato su Colchester riconquistandola.
Colchester a quel tempo era il centro del governo romano in Britannia,la Regina condusse i suoi guerrieri al tempio dedicato a Claudio e lo rase al suolo.Uccise tutti gli abitanti della città,che erano per lo più legionari in “pensione” e Britanni pro-romani,e bruciò Colchester.
Dopodiché marciò su Londra,la città era stata fondata dai romani nel 43 d.C. e quando la Regina la conquistò era il 61 d.C.
Londra aveva una popolazione di circa 20.000 abitanti e gran parte di queste persone morirono sotto la spada di Boadicea e dei suoi guerrieri.Niente era troppo atroce per chi aveva disonorato le sue figlie.
Dopo Londra la Regina marciò su St. Albans e la città fece la fine delle altre due.Tutte le case romane,la Basilica e i palazzi pubblici furono rasi al suolo e gli abitanti uccisi.
La rivolta di Boadicea fu brutale,ma i romani erano stati crudeli con la sua gente.
Fu così che divenne la DEA DELLA VENDETTA.
Nel 1965 è stata trovata la prima parte di una collana che si ritiene fosse appartenuta a Boadicea.Il reperto è stato scoperto presso Sedgeford dagli archeologi e 40 anni dopo(nel 2004) è stat trovata anche la seconda parte presso Hunstanton.La collana finalmente riunita dopo 2000 si trova in mostra al British Museum.



Fonte: celticPedia
 
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damadellago
view post Posted on 9/9/2013, 10:50






« Era una donna molto alta e dall'aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in gran massa sui fianchi. Quanto all'abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d'oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse. »
(Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, 62, 2)

Boudicca o Boudica, Boudicca, Boadicea, Buduica, Bonduca, oltre a molte altre forme (33 – 60/61 d.C.) è stata una regina della tribù degli Iceni, che viveva nell'odierna zona di Norfolk (Inghilterra orientale). Guidò la più grande rivolta anti-romana delle tribù dell'isola.
Molti sono i modi in cui è stato tramandato il nome della regina, a causa di diverse corruttele presenti in molti manoscritti medioevali, ma è ormai abbastanza certo che la forma corretta sia Boudicca o Boudica, derivante dalla parola celtica *bouda, cioè vittoria (in irlandese *bua e in gallese *buddug).
Sulla base di Tacito, si pensa che Budicca fosse di famiglia nobile. A circa sette anni sarebbe andata a vivere con una seconda famiglia, presso cui rimase fino ai 14 anni circa. Fu in questo periodo che apprese storia, tradizioni, religione e cultura delle tribù celtiche e imparò l'arte militare. Attorno al 47 tornò a casa e la sua famiglia la diede in moglie all'iceno Prasutago. La coppia ebbe due figlie.
Prasutago sperava di lasciare il regno ai suoi familiari, nominando co-erede l'imperatore romano. Secondo il suo testamento, dunque, il regno doveva essere equamente diviso tra la moglie, le figlie e l'Impero Romano, a quel tempo comandato da Nerone. Era pratica normale di Roma concedere l'indipendenza ai regni alleati solo finché erano vivi i re clienti, che però dovevano lasciare in eredità a Roma i loro regni. La legge romana, inoltre, riconosceva validità solo all'eredità per linea maschile. Così, quando Prasutago morì, i suoi tentativi furono vanificati e il regno fu annesso dai Romani, come se fosse stato conquistato. Terre e proprietà furono confiscate e i nobili trattati come schiavi. Budicca protestò con forza: per tutta risposta, i Romani la umiliarono esponendola nuda in pubblico e frustandola, mentre le giovani figlie furono stuprate (Tacito).

La campagna contro Budicca, regina degli Iceni, nel 61
Nel 60 o 61, mentre il proconsole romano Gaio Svetonio Paolino stava conducendo una campagna contro i druidi dell'isola di Anglesey (Galles settentrionale), gli Iceni e i loro vicini, i Trinovanti, si ribellarono sotto la guida di Budicca, furiosa per l'affronto subito e desiderosa di vendetta. Il primo obiettivo dei ribelli fu la colonia romana di Camulodunum (odierna Colchester). In quella città c'era molto risentimento verso i Romani, perché i veterani avevano trattato con grande durezza la popolazione locale. Per questa ragione l'insediamento oppose una scarsa resistenza e gli ultimi difensori furono assediati nel tempio dedicato al divo Claudio, arrendendosi dopo due giorni. Il futuro governatore, Quinto Petillio Ceriale, al comando della VIIII Hispana cercò di riconquistare la città, ma fu sconfitto. L'esercito ribelle incendiò e rase al suolo anche Londinium (cioè Londra), abbandonata a sé stessa da Paolino, che non aveva sufficienti truppe per affrontare i ribelli. La stessa sorte toccò poi Verulamium (oggi St Albans). Il totale dei morti si aggirerebbe tra le 70.000 e le 80.000 persone.
Riorganizzate le truppe, Paolino si scontrò con Budicca nella battaglia di Watling Street (ubicazione sconosciuta e molto dibattuta). Nonostante fossero inferiori di numero, i Romani, sfruttando la loro superiorità tattica, sconfissero i ribelli. Budicca si avvelenò
Nel Medioevo la figura di Budicca fu dimenticata, tant'è che non compare in nessuna fonte. Ricomparve poi nel XVI secolo, dopo la riscoperta delle opere di Tacito e di Cassio Dione Cocceiano da parte di Virgilio Polidoro, anche se all'inizio si pensò che la "Voadicea" tacitina e la "Bunduica" dionea fossero due donne diverse. A partire dal XVII secolo la sua storia ispirò diversi autori. La sua fama raggiunse l'apice nell'Età vittoriana, quando divenne un'eroina e un importante simbolo culturale del Regno unito. La scrittrice inglese Manda Scott ha scritto un ciclo di romanzi basati sulla figura di Budicca. Su Budicca è stato pubblicato nel 2006 anche il romanzo La dea della guerra, quinto libro del Ciclo di Avalon di Marion Zimmer Bradley scritto in collaborazione con Diana L. Paxson. Un ulteriore romanzo su Budicca è stato scritto e pubblicato nel 2011 dal titolo Il vessillo di porpora di Massimiliano Colombo. Anche canzoni, film e serie televisive si sono ispirate alla sua figura. Ad esempio, la cantautrice Roisin Murphy le ha dedicato una canzone dal titolo Boadicea. Lo stesso ha fatto Enya, nell'album The Celts.





Fonte: wikipedia.
Image: Statua di Budicca (Westminster)
 
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